Si tratta di un luogo quasi surreale, in grado di ospitare 200 abitanti all’interno di due crateri vulcanici, uno dentro l’altro.
In totale l’isola misura 9 km quadrati e i suoi confini sono costituiti da un’imponente caldera (Ikenosawa) dal diametro di 1,5 Km. Al suo interno è presente un cono più piccolo (Maruyama) ritenuto ancora attivo.
L’ultima grande eruzione di cui si è a conoscenza risulta essere avvenuta nella seconda metà del Settecento e pare abbia decimato la popolazione. Cinquant’anni dopo, tuttavia, diversi temerari tornarono a vivere sull’isola.
Non sono pochi, infatti, i vantaggi che offre un tale scenario: sorgenti e saune naturali di acqua calda impreziosiscono e facilitano l’esistenza dei suoi abitanti, in modo economico ed ecologico.
Per il resto, su Aogashima si vive di pesca, di agricoltura e di un’abbondante produzione di sale, ma nel complesso l’ambiente è tuttora selvaggio, popolato principalmente nella parte esterna del vulcano.
Essendo priva di porti naturali l’isola è difficilmente raggiungibile, tramite traghetto quando il mare è benevolo o per mezzo dell’elicottero, e forse proprio per questo rimane uno dei 35 posti da visitare prima di morire.
Immagini: Travel Trip Journey