Distante 25 chilometri dall’omonima città, si trova a 400 chilometri da Tunisi. Da allora, il lago è diventato meta della popolazione e luogo di refrigerio tra tuffi e nuotate per sfuggire alle elevate temperature che dominano la zona.
Non si conoscono con esattezza le cause delle origini del lago, si presume che si sia formato dalla rottura di una falda sotterranea, in seguito ad azioni sismiche.
Inizialmente limpido e azzurro, oggi lo specchio d’acqua è diventato torbido e di colore verde scuro a causa del proliferare di alghe, segno che il bacino non è soggetto a riciclo.
Le autorità del luogo hanno vietato la balneazione per la possibile presenza di selenio e fosfati, dai residui radioattivi cancerogeni.
Nel 1886 a Gasfa furono trovati giacimenti di fosfato, che hanno fatto della città un centro dell’industria estrattiva tra i maggiori al mondo.