Melanie Barboni è una giovane ricercatrice dell’Università della California di Los Angeles (UCLA), che lavora nell’ambito del programma: “Terra, Planetario e Scienze dello Spazio”.
Tuttavia, in questi giorni Melanie Barboni sta diventando nota ai più per una passione che non ha nulla a che vedere con il mondo accademico e per cui è stata soprannominata, la donna che “sussurra ai colibrì”.
Ogni giorno, la ricercatrice americana riceve la visita di circa 200 colibrì che si radunano di fronte al dipartimento del campus universitario in cui lavora, in cerca di cibo.
Due anni fa, Barboni aveva fatto installare una serie di alimentatori muniti di nettare, il nutrimento preferito da questi uccellini dal piumaggio variopinto (considerati i più piccoli al mondo), da cui all’inizio si cibavano occasionalmente per poi essere quotidianamente presenti per la loro razione di cibo.
La donna riesce a riconoscere una cinquantina di questi straordinari volatili dal peso di pochi grammi ed alcuni di loro hanno anche un nome, come “Squeak”, il primo colibrì con cui Melanie Barboni ha fatto amicizia.
Gli uccellini sono talmente abituati alla presenza di Barboni, che si lasciano avvicinare facilmente da lei.
“Squeak”è il primo colibrì con cui ha fatto conoscenza la ricercatrice.
Squeak si posa sul dito di Melanie, svolazza indisturbato nel suo ufficio, a volte si addormenta appollaiato sul monitor del computer e, quando fuori fa troppo freddo, vi passa le notti.