Si tratta di una scoperta di grande valore: “I funghi – ha spiegato il paleontologo dell’università dell’Illinois, Sam Heads – spuntano, crescono e muoiono nel giro di pochi giorni. Morbidi e carnosi, hanno una struttura facilmente deperibile, che riduce moltissimo le probabilità di conservazione a lungo termine”.
Il fungo fossilizzato è stato rinvenuto in una pietra calcarea, in cui sono visibili il cappello e il gambo.
L’organismo vegetale apparterrebbe al periodo del supercontinente Gondwana (che sarebbe esistito tra i 510 e i 180 milioni di anni fa), si suppone che sia caduto in un fiume e che, depositandosi nel fondale di una laguna salata, si sia fossilizzato conservandosi fino ad oggi.
Gli studiosi hanno battezzato il reperto fossile Gondwanagaricites magnificus che significa: “magnifico fungo fossile di Gondwana”.