Partito con l’idea di realizzare un particolare giardino panoramico servendosi di bottiglie di plastica, usate e riempite di sabbia, impilate e intonacate con acqua e terra, Tateh si è ritrovato a costruire una pratica casetta per la nonna.
Così, quasi per caso, Breica ha scoperto e perfezionato un sistema per edificare piccole abitazioni sicure e funzionali per la sua gente, abituata a vivere in mezzo a mille difficoltà per via degli scarsi mezzi a disposizione, in una terra soggetta a forti piogge, a tempeste di sabbia e a una tremenda escursione termica (anche 45 gradi di differenza tra il giorno e la notte).
La struttura ideata da Tateh ha quindi permesso di innalzare, con l’aiuto dello stesso UNHCR, una trentina di case resistenti, isolanti, sostenibili ed economiche, in un ambiente che ne aveva davvero tanto bisogno. E la storia non è certo finita qui!