La prova della correttezza del modello dell’espansione uniforme dell’Universo è stata annunciata da un team di ricercatori inglesi dell’University College London e dell’Imperial College. Attraverso uno studio pubblicato su Physical Review Letters, il team ha analizzato la radiazione cosmica di fondo misurata tra il 2009 e il 2013 dal satellite Planck dell’ESA.
I dati ottenuti misurando questa radiazione elettromagnetica, che è ciò che residua dal Big Bang e che ancora oggi permea l’Universo, ne mostrano una polarizzazione attraverso la quale si è ottenuta una visione dell’Universo giovane complementare a quanto conosciuto finora.
Per arrivare a questa conferma i ricercatori hanno costruito vari modelli dell’Universo dotati di fattori di espansione tra loro differenti confrontandoli poi con la realtà, con il risultato che tra tutti gli scenari prospettati a risultare prevalente è stato il modello dell’espansione uniforme dell’Universo, che si armonizza col modello standard dell’Universo della cosmologia classica.