Questo particolare condizione della materia era stata prevista già nel 2012 dall’allora Premio Nobel per la Fisica, Frank Wilczek. Principale autore della ricerca è Christopher Monroe dell’Università del Maryland.
È stato lui che, lavorando su alcuni cristalli di itterbio, è riuscito a creare le condizioni per le quali iniziassero ad oscillare. Insieme a lui hanno lavorato diversi altri gruppi di ricerca tra cui anche alcuni dell’Università del Texas di Austin.
Secondo i ricercatori, quello raggiunto in questa sperimentazione è un nuovo stato della materia che è quello di quasi equilibrio.
Lo stato fondamentale dovrebbe essere di equilibrio assoluto, invece questi cristalli riescono comunque ad “agitarsi” senza però necessità di assorbire energia per farlo. Non si tratta del moto perpetuo, ma di particolari fenomeni che caratterizzano la materia nei suoi stati quantistici.
Albert Einstein , sosteneva che tutte le leggi fondamentali di natura dovessero discendere da uno schema geometrico semplice, una simmetria. In fisica, la simmetria è un concetto ancora più ampio: indica che facendo una certa operazione le cose non cambiano. Nel caso precedente, l’operazione è invertire la destra con la sinistra, ma può anche consistere nello spostare un oggetto da un punto all’altro dello spazio: siccome l’oggetto rimane invariato, diciamo che c’è una simmetria per spostamento.
I cristalli temporali hanno proprietà uniche, ancora da comprendere fino in fondo, ma già si intravede la possibilità di un loro impiego nei computer di nuova generazione (quantistici), per una crittografia a prova di qualunque tentativo di violazione e come campioni ideali per la comprensione profonda della fisica che presiede al microcosmo dell’infinitamente piccolo, tanto diversa da quella che governa il mondo a cui siamo abituati”.
Secondo i ricercatori, quello raggiunto in questa sperimentazione è un nuovo stato della materia. Lo stato è quello di quasi equilibrio.
Lo stato fondamentale dovrebbe essere di equilibrio assoluto, invece questi cristalli riescono comunque ad “agitarsi” senza però necessità di assorbire energia per farlo.
Non si tratta del moto perpetuo, ma di particolari fenomeni che caratterizzano la materia nei suoi stati quantistici.