“Volevo creare un modo per raccontare i posti che stavo visitando ed ho usato la vecchia macchina fotografica di mio padre per farlo. Non sapevo che quel viaggio stava per cambiarmi la vita”.
Shakur integra la presenza umana nella vastità del paesaggio. Immortalando figure solitarie, conferisce profondità all’immagine e coinvolge ulteriormente lo spettatore.
Il fotografo americano preferisce lavorare con le prime luci dell’alba, quando i colori sono più morbidi e donano un aspetto più drammatico alla scena.
Le immagini sono corredate di una didascalia che narra la storia che c’è dietro ogni scatto.
“Quello che cerco di catturare è il senso dell’avventura. Voglio essere in grado di portare lo spettatore con me, ovunque io vada. Potrebbe essere solo una semplice pagaia su un lago, ma cerco di rendere l’esperienza più magica possibile”.
I lavori di Karl Shakur sono su Instagram.