
Spesso tendiamo ad umanizzare gli animali, notando (o credendo di notare) tratti somatici, del carattere o del comportamento simili a quelli degli umani. A volte, ad esempio, i cani si siedono come persone, gli uccelli dormono sdraiati (dimenticando che dovrebbero dormire appollaiati) e i gatti sembrano imitare il nostro tono della voce.
Guarda questa galleria di animali che potrebbero essere benissimo delle persone, e metti “mi piace” sotto le tue preferite. E se hai una foto del tuo animale mentre fa qualcosa di “umano”, aggiungila nell’articolo tramite il pulsante che trovi in fondo!
L’attribuire emozioni, caratteristiche e intelligenza umane agli animali è nota come antropomorfismo. Parte dell’antropomorfismo è anche la creazione di immagini di animali conferendo loro caratteristiche simili a quelle degli umani, sia fisiche (come gli occhi arrotondati o facendo indossare loro degli abiti) che emotive (facendo loro provare sentimenti come felicità, rabbia o tristezza). Questo perché più percepiamo l’animale come “umano”, più facile sarà per noi relazionarci con esso e provare un senso di empatia.
L’empatia generata dall’antropomorfismo è essenziale per favorire l’interesse per gli animali e le specie, e se proiettare il nostro mondo percettivo sugli animali aiuta le persone a prendersi cura di loro e proteggerli, perché no? L’importante è rispettarli.
Gli scienziati sono stati per molto tempo diffidenti nei confronti dell’antropomorfismo perché è stato visto come fonte di ipotesi non scientifiche sul comportamento degli animali. Ma molti studiosi ora lo vedono come una sorta di teoria popolare sulle somiglianze tra gli esseri umani e tutte le altre specie. Questi modi popolari di relazionarsi con il mondo naturale sono potenti, e secondo alcuni ricercatori dovremmo cercare di capirli.
L’empatia generata dall’antropomorfismo è essenziale per favorire l’interesse per gli animali e le specie, e se proiettare il nostro mondo percettivo sugli animali aiuta le persone a prendersi cura di loro e proteggerli, perché no? L’importante è rispettarli.
Gli scienziati sono stati per molto tempo diffidenti nei confronti dell’antropomorfismo perché è stato visto come fonte di ipotesi non scientifiche sul comportamento degli animali. Ma molti studiosi ora lo vedono come una sorta di teoria popolare sulle somiglianze tra gli esseri umani e tutte le altre specie. Questi modi popolari di relazionarsi con il mondo naturale sono potenti, e secondo alcuni ricercatori dovremmo cercare di capirli.