Sono passati pochi giorni dalla scoperta di un grande sarcofago nero, rinvenuto durante degli scavi archeologici nel distretto di Sidi Gaber ad Alessandria, in Egitto. Un massiccio sarcofago sigillato, cosa alquanto particolare, ed inviolato da 2000 anni. Il desiderio di conoscere il suo contenuto ha contagiato chiunque sia venuto a conoscenza della notizia e sfidando una eventuale maledizione celata al suo interno, gli archeologi hanno aperto il sarcofago.
Il segretario generale del Supreme Council of Antiquities, Mostafa Waziri, ha confermato l’apertura del sarcofago respingendo le ridicole voci sulla presunta maledizione, e descrivendo il suo contenuto: nel sarcofago sono state trovate tre mummie decomposte, forse guerrieri, con uno dei teschi che mostrava un danno da frattura causato da un oggetto appuntito. Il sarcofago era anche pieno di acque reflue rosse, trapelate da una fessura sul fianco, che ha causato la decomposizione delle mummie.
Per sapere effettivamente l’origine di questi resti bisognerà attendere gli ulteriori test del Supreme Council of Antiquities. L’ipotesi probabile è che non appartengano a nessuna famiglia reale dato che non sono stati rinvenuti oggetti preziosi, amuleti e statue ad indicarlo, e neanche alcuna iscrizione sul sarcofago. Mentre attendiamo gli ulteriori approfondimenti e gli esiti dei test, vi invitiamo a vedere di persona il contenuto del sarcofago, scorrendo le foto di seguito.