Il villaggio di Nanjiawan, nella Cina del Sud-Ovest, è chiamato anche “villaggio del fuoco invisibile” dagli abitanti della zona. L’aria è talmente satura di metano che ogni singola scintilla scatena ampi incendi.
Nonostante questo il villaggio non è stato abbandonato, per quanto gli abitanti abbiano imparato a fare attenzione a non innescare incendi e a convivere con il pericolo. Tra le altre cose, questo non vuol dire solo non accendere assolutamente fuochi, ma neppure usare apparecchi elettrici. E anche lavorare nei campi richiede prudenza, dato che un colpo di un attrezzo su una roccia potrebbe innescare una scintilla.
Il gas è stato scoperto poco più di un anno fa, quando un’anziana del luogo si è lamentata con le autorità di uno strano odore nella cantina. Le verifiche hanno mostrato che c’era del metano che filtrava dal suolo.
Il gas arriva da una miniera di gas non distante, ma questa spiegazione logica non convince diversi abitanti, che invece hanno scelto di credere che sia colpa degli spiriti maligni, e hanno più volte chiamato dei sacerdoti per scacciare gli spiriti. Ovviamente non ha funzionato, ma nonostante questo i timori soprannaturali continuano.
Altri invece hanno cercato di approfittare della situazione: hanno scavato dei tunnel sotto le abitazioni per creare una sorta di sistema di riscaldamento a pavimento che sfrutti il metano del suolo.
Per il momento la situazione nel villaggio appare ancora gestibile, ma non si può escludere che peggiori ulteriormente, al punto da costringere l’evacuazione del villaggio.